15 luglio 2010

Un Fiume

Ciao Cucciolo Mio,
sono giorni di silenzio.
Di silenzio e di frenesìa.
Di silenzio e di vuoto.

Sono giorni spesi ad inseguire la Vita che intorno continua a scorrere senza sosta e senza tregua.
Il lavoro mi incalza e io devo ricominciare a correre e a dedicarmici a tempo pieno.
Sto cercando di farlo, ho cercato di reimparare a fare cose che credevo ormai sicure per istinto e conoscenza.

Camminare.
Ho imparato a camminare più o meno come hai fatto tu e più o meno alla tua stessa età.
Ho camminato, poi, per quasi 45 anni. A volte ho corso.
Poi, da quando tu mi hai lasciato, non ho più saputo farlo.
Come fossi tornato indietro di 45 anni.
Fermo, immobile, seduto, ad aspettare un alito di vento che mi portasse il senso della tua voce.
Ad aspettare che qualcuno o qualcosa mi desse un segno che sì, era giusto che io riprendessi a camminare.

L'alito di vento non è venuto. Il Segno non si è presentato. Non ancora.
Ma sto comunque reimparando a camminare.

E' triste e bello allo stesso tempo dirlo, ma siamo fatti così.
Siamo proiettati sul futuro.
Andiamo avanti, lentamente o meno, qualsiasi cosa ci succeda.

E' come se fossimo dentro ad un fiume, nella sua corrente, che ci porta a valle.
Tu ti sei fermato e ti sei messo sulla riva, io mi sono aggrappato a qualsiasi cosa pur di fermarmi, guardarti, quasi ti aspettassi.

Ma non è così che va.
La corrente mi ha portato via.
Tu sei rimasto lì, e io ho ricominciato, per quanto lentamente, a scorrere verso valle dentro quella corrente.

Mi dispiace Amore Mio.
Mi dispiace e sai benissimo che provo un senso di colpa infinito per essere io quello che è rimasto nella corrente.

Non è così che dovrebbe andare la Vita, non è questo il Suo Ordine Naturale.
Non è giusto che sia io a dover portare il Tuo ricordo.
Eri tu ad essere simbolo di Vita.
Non io.

Ogni tanto torno su quella riva, mi fermo a parlarti o sto lì in silenzio, nutro i fiori che per Te sono stati messi su quella Riva.
E il Fiume intorno è come se non esistesse più.

Ciao Amore Mio.
Un bacio dal tuo papy.

3 commenti:

  1. Ciao! Ho letto il tuo blog e la storia di tuo figlio..sai mi hai fatto piangere tanto... leggo nelle tue parole un vuoto immenso, un dolore immenso...sarebbe facile dirti vai avanti...ma so che non sarebbe facile farlo davvero...
    Ma la malattia che aveva tuo figlio, se riconosciuta in tempo, era curabile?

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  2. Purtroppo di solito quando si contrae il virus EBV della mononucleosi la malattìa diventa quasi sempre letale e in tempi brevissimi, non lasciando tempo alla terapìa. La sola cura nota è il trapianto del midollo osseo, ma non sempre è risolutiva e comporta altri rischi.
    Sostanzialmente ad oggi è una malattìa che, se non diagnosticata per tempo (cioè sapendo che c'è nel DNA prima che si manifesti), è praticamente incurabile una volta che si manifesta.

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