1 luglio 2010

Auà, cucciolo mio

Ti ho sorretto nei primi incerti passi.
Ti ho cullato nelle serate insonni.

Ti ho baciato, ballato e giocato.
Ho suonato per te. Hai suonato con me.
Ti ho fatto ballare la musica che ci piaceva.
Sigur Ros, Strokes, Wilco, Nine Inch Nails, di tutto.
A te piaceva tutto.
A te piaceva tutto quello che era divertimento, gioia, allegrìa.
Tu amavi tutto.
E noi di riflesso amavamo tutto per te.
Amavamo te.

Dicono che tu sei ancora qui, solo in un’altra stanza.
Io ho i piedi piantati per terra, e a volte fatico a credere che sia così.
Per me sei qui e lontano, contemporaneamente.
Qui, ma non in un’altra stanza.
Nel mio Cuore, perché affogo nell’Amore per te.
E nel dolore della tua assenza, del non poterti abbracciare e baciare.


Nella mia Mente, perché sono pieno di ricordi di te, anche degli ultimi tuoi giorni.
Il tuo beccuccio quando ti davamo la pappa io e la mamma sul tavolino, che bisognava far prima mangiare i bibe, la foto dell'Aly, le scarpe.
La tua manina quando coloravamo.
E non di meno i ricordi più dolorosi, di te sul lettino a Desio pieno di cannule e intubato, di te a Bergamo.
Di quella maledetta mattina, nella Terapìa Intensiva Pediatrica.


Sei stato un Lampo, Luce purissima, un attimo meraviglioso.
E poi sei tornato da dove eri venuto.
Ovunque quel luogo sia.
Io spero che sia dove penso, lassù, tra gli Angeli, a guardarci e proteggerci.
E spero che da lassù tu dia a me e a tutti noi la forza di andare avanti senza di te, e la speranza che serve per saperti lassù ad attenderci, a braccia aperte.
Come facevi quaggiù.

Un Bacio, Amore Mio Bello.
Un Bacio "Auà".

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