La terza foto, tra quelle che ci ha regalato la Mamma, è la mia.
Era il 4 Ottobre del 2009, giorno della castagnata con genitori e bimbi del tuoi Asilo Nido, quello dove andavi con la Mamma.
Faceva caldo, non sembrava nemmeno Ottobre, e c'era un bel sole.
Abbiamo passato tutta la mattinata girando per i boschi, con te seduto nello zainetto che portavo in spalla. Tu, naturalmente, ti divertivi come un matto. Abbiamo passeggiato nel bosco, senza peraltro raccogliere nemmeno una castagna: se mi fossi abbassato per tirarne su una non so se mi sarei mai rialzato, sai com'è, avevo ed ho una certa età....
Ogni tanto incrociavamo mamma o Ali o Iaia, anche loro giravano per il bosco insieme alle altre 20-30 persone che partecipavano.
Poi, al solito, pranzo sul pratone con vista sul Mottarone e sul Lago Maggiore.
E lì tu, che stavi cominciando a camminare e quindi avevi una voglia tremenda di farlo, ti sei fatto metri e metri aggrappato al tuo passeggino, spingendolo di qua e di là sull'erba pur di camminare un pò.
Mi ricordo che saltavi addosso a tutti i bimbi che c'erano sul prato, ti aggrappavi a loro e ogni tanto cadevi.
La foto poi ti ritrae mentre fai una delle tue cose preferite: mentre io suono la chitarra, ti siedi lì con me a grattare con le tue manine sulle corde, ti fai dare il plettro, provi a suonare le corde e poi lo butti nel buco della cassa. E io te lo devo recuperare e ridare. E si ricomincia.
La chitarra l'adoravi: anche quando eravamo a casa una delle tue mete di gioco preferite era la camera da letto, dove tu correvi appena arrivavo a casa, e indicavi la chitarra. E quando io cominciavo ad aprire la custodia tu ridacchiavi eccitato. Poi quando hai scoperto che c'era anche l'elettrica peggio ancora: dovevo tirarla fuori dall'armadio e quella diventava tutta tua.
Mi ricordo anche quando cercavi di portartela in giro e ti incazzavi perchè pesava e non ci riuscivi: iniziavi a piangere e urlare di rabbia e scappavi via in salotto.
Hai sempre avuto un caratterino....
La foto mi piace perchè mi dà il senso del tatto: mi sembra di sentire ancora sulla punta delle dita la tua guancetta morbida.
Ciao Amore Mio.
Un bacio da papy.
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