16 agosto 2010

Non c'è altro che silenzio

Amore Mio cucciolino,
tutto quello che posso regalarti oggi è il mio Silenzio.

Quando eri con me avevo mille parole da regalarti.
Mille versi stupidi, di quelli che solo un papà innamorato dei propri cuccioli può produrre.
Mille parole pronunciate secondo il tuo vocabolario, che ormai erano diventate di uso comune in casa. Parlavamo come Te, per Te.

Grazie non era più grazie, ma "cache" o "cachi", come dicevi tu.
Acqua non era più Acqua, ma "cucca".
"Chi è " (quando suonava il telefono) era diventato "chi aàà?".
L'Ali era diventata per tutti noi "Titti", e la Maya "Aia".
"Ciao" era diventato "Aiaià".

Non ci sono parole per dire del Vuoto. Della Pena. Del Dolore.
Dell'assenza di significato di tutto questo.
Della lontananza di qualsiasi gesto o parola di consolazione, di qualsiasi Dio o di qualsiasi Grazia o Dono della Comprensione.

Tutto quello che ruota intorno a noi mi sembra inutile, piccolo e privo di un senso.

Penso a quando potevo tenerti in braccio, a quando potevo giocare alle costruzioni o ai legnetti con te.
A quando potevo fare il sonnellino pomeridiano il Sabato o la Domenica con te al mio fianco.

Penso a quando potevo caricarti sul seggiolino in macchina e portarti dai nonni, e lì vederti sbriciolare patatine su patatine e mangiarne qualche briciola qua e là.
A quando poi tornando ti addormentavi sul seggiolino e dovevo portarti in casa sdraiato in braccio a me.

E adesso cosa rimane di tutto questo?
Una Vita gioiosa che ruotava intorno ad un'altra Vita, la Tua, nel giro di nemmeno un mese è diventata una Vita che ruota intorno a un Ricordo, a una Assenza, a una Tomba.

Cosa può rimanere di tutto questo?
Solo il Silenzio. Dentro e fuori.

Oggi non c'è altro: un enorme, assordante, infinito Silenzio.
Lo regalo a Te, Amore Mio, perchè è giusto che sia così.

Perchè questo Dolore non finisce mai.

Un bacio, cucciolo bello, Amore Mio adorato.
Un bacio dal tuo papy.

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