19 dicembre 2010

Tutte le rose sono bianche come la mia pena

Caro piccolo Amore Mio,
ieri e oggi sono passato a trovarti.
La tua tomba è ricoperta di neve, e anche la tua foto era per metà sommersa.
Ho sempre amato la Neve, e anche a te piaceva: lo scorso inverno ogni volta che uscivamo e fuori c'era la neve tu te ne arraffavi un pugno e ti mettevi a ciucciarla.
E quando invece stavamo in casa eri sempre affacciato alla porta finestra del terrazzo a guardarla.



E' stato un magnifico Inverno, e una magnifica vacanza di Natale. Non ce ne sarà mai più un'altra così.
Non senza te.

Qualche giorno fa ho anche ritirato fuori la Wii, che la tua mamma ci ha regalato lo scorso Natale, perchè la tua sorellina Alice voleva rigiocarci.
Dal giorno del trasloco non l'avevamo ancora tirata fuori dagli scatoloni, e adesso dopo 9 mesi è successo.

Non lo avevamo ancora fatto, perchè era un gioco che a te faceva impazzire: volevi avere anche tu il telecomando della Wii, e siccome non te lo volevamo dare ti davamo il telecomando della televisione; e tu fingevi di comandare i movimenti con quello, agitandolo come facevamo io e l'Alice o la Maya, le tue amate sorelline.
Eri buffo e tenerello quando ti accorgevi che non muovevi niente con quello, e naturalmente ti incazzavi come una iena e urlavi.

E' solo una delle tante cose che ci ricordano te e che mi spaventano, ce ne sono troppe.

Sono senza una parte di me stesso.
La parte più bella e più pura.
Mi ha lasciato insieme a te.
Con lei se n'è andata la leggerezza.
Con lei se n'è andata l'innocenza.

Forse torneranno, o forse no.
Forse rimarranno per sempre sepolte sotto una coltre di neve.
Invisibili.

Un bacio, Amore Mio.
Tesoro cuccioletto.

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