Ciao Amore Mio,
mio Cucciolo bello e adorato.
La Vita non può essere sempre uguale.
Questo è quello che mi hanno detto, questo è quello che ad una cara amica è stato detto in un sogno.
La Vita non può essere sempre uguale.
E un attimo, un infinitesimo ed insignificante attimo, basta a cambiarla.
E’ difficile anche capirlo, dopo, qual è quell’attimo.
Io penso prima di tutto ad una Domenica, una Domenica nemmeno troppo qualsiasi, perché è Pasqua.
E’ la Domenica di Pasqua, il 4 Aprile 2010.
Io e te, Amore Mio, dai nonni, tu con il tuo giubbettino da motociclista.
Tu che giochi con le macchinine in quella che era stata la mia camera, insieme al tuo cuginetto Mattia.
Verso sera, tornati a casa, penso ad una mano sulla tua fronte e alle parole che cambiano per sempre una vita.
“Mi sembra un po’ caldo”.
Il primo attimo, infinitesimo ed insignificante mentre lo vivi, che cambia una Vita.
Il secondo attimo, 9 giorni dopo, il 13 Aprile.
9 giorni di antivirali e antibiotici.
E’ un martedì mattina e io arrivo al lavoro, in Lorenteggio.
Il tempo di sistemare le mie cose, prendere un caffè, e arriva una telefonata.
E’ Mamma.
“E’ ancora caldo, io lo porterei in Ospedale”.
Il secondo attimo è questo.
E’ quello definitivo.
Nessuno può dire per certo che qualcosa che gli sta accadendo in un dato momento cambierà la sua vita.
Questo è quello che è accaduto, però.
La Vita è cambiata in quel preciso momento.
E niente potrà restituirci quella che è stata la Vita di prima.
Niente potrà restituirmi nemmeno gli attimi sprecati nella vita di prima.
Ma io non sapevo, non potevo sapere.
Se solo avessi saputo.